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venerdì 19 ottobre 2012

Gli effetti biologici dei campi elettromagnetici deboli

Andrew Goldsworthy, PhD
Gli effetti nocivi dati dall’esposizione a campi elettromagnetici deboli sono una conseguenza del fatto che le membrane cellulari vengono private di ioni calcio strutturalmente importanti: questo causa infiltrazioni all’interno delle cellule e danni a lungo termine alla funzionalità cellulare.
Sono stati documentati molti casi di effetti nocivi di campi magnetici provenienti da telefoni cellulari, telefoni DECT (i cosiddetti cordless), Wi-Fi, linee elettriche e circuiti domestici....
Questi effetti includono un maggiore rischio di cancro, infertilità, effetti cerebrali e sintomi dell’intolleranza ai campi magnetici.
Molte persone credono tuttora che, poiché l’energia di tali campi è troppo bassa per produrre un riscaldamento significativo, non possa dare luogo a effetti biologici. Tuttavia, oggi innumerevoli prove dimostrano che i campi magnetici alternati possono causare effetti biologici non termici (cfr. www.bioinitiative.org e www.neilcherry.com). La spiegazione è che non si tratta di
un effetto di riscaldamento, ma principalmente di un effetto elettrico sulla delicata struttura delle membrane cellulari elettricamente cariche da cui dipendono tutte le cellule viventi.
I campi magnetici alternati possono indurre un flusso di correnti alternate attraverso le cellule e i tessuti viventi.
Queste possono interferire con le normali correnti dirette e le tensioni elettriche che sono essenziali per il metabolismo di tutte le cellule. Praticamente ogni cellula vivente è una massa brulicante di correnti elettriche e di amplificatori elettrici e biochimici che sono essenziali per la sua normale funzionalità.
Il mio principale obiettivo, in questa sede, è mostrare come la maggior parte degli effetti nocivi per la salute dovuti ai campi elettromagnetici possa essere attribuita a un’unica causa, ovvero che essi rimuovono alcuni ioni calcio (atomi di calcio elettricamente carichi) strutturalmente importanti dalle membrane cellulari, e questo rende le membrane permeabili.
I campi elettromagnetici agiscono su molte persone, ma non tutte

Apparentemente, molti degli esperimenti sugli effetti biologici dei campi magnetici alternati forniscono risultati incoerenti. Ci sono diversi motivi, fra cui differenze nel corredo genetico, nelle condizioni fisiologiche e nell’anamnesi
dei soggetti sperimentali. Negli esseri umani, alcuni degli effetti segnalati sono maggiore rischio di cancro, effetti sulla funzionalità cerebrale, infertilità, cambiamenti metabolici, danni al sistema immunitario e vari sintomi di intolleranza elettromagnetica.
Non tutti vengono colpiti allo stesso modo, e alcune persone non vengono colpite affatto. Tuttavia, sempre più prove evidenziano che la situazione sta peggiorando. La nostra esposizione elettromagnetica sta crescendo rapidamente, e soggetti che in precedenza erano sani ora stanno diventando intolleranti. In questa analisi, mi concentro sui casi in cui ci sono stati effetti ben definiti, trattandosi del modo più efficiente attraverso cui possiamo scoprire cosa c’è che non
va e cosa possiamo fare per evitarlo.
I campi che danno più problemi sono quelli con gamma di frequenza estremamente bassa (extremely low frequency range, ELF), e anche le radiofrequenze modulate a impulsi o in ampiezza da ELF (la modulazione di ampiezza avviene quando è la forza di un’onda portante a trasmettere l’informazione, aumentando e diminuendo in corrispondenza con una frequenza più bassa che contiene l’informazione).
Perché le microonde sono particolarmente dannose
Anche le frequenze dell’onda portante sono rilevanti. Le frequenze più alte, come le microonde usate in cellulari, Wi-Fi e cordless, sono le più dannose. La nostra attuale esposizione a microonde artificiali è circa un milione di miliardi di miliardi (1 seguito da 18 zeri) di volte maggiore rispetto all’esposizione naturale a queste frequenze.
Non è questo l’ambiente in cui ci siamo evoluti, e non dovrebbe sorprenderci troppo scoprire che almeno alcune persone potrebbero non essere geneticamente in grado di adattarvisi. Come accade in genere alle popolazioni che affrontano un cambiamento ambientale, i membri che non si adattano possono ammalarsi, morire prematuramente o avere problemi riproduttivi. Ironicamente, coloro che sono intolleranti alle onde elettromagnetiche potrebbero essere proprio i soggetti naturalmente più predisposti alla sopravvivenza, in quanto hanno l’impulso a fare tutto ciò che possono per evitare le radiazioni.
Il motivo principale per cui le microonde sono particolarmente
dannose è, probabilmente, dovuto alla facilità con cui le correnti che generano riescono a penetrare nelle membrane cellulari. Le membrane cellulari hanno una resistenza molto elevata alle correnti dirette, tuttavia essendo sottilissime (circa 10 nanometri) si comportano come condensatori, dunque le correnti alternate le attraversano facilmente. Dato che l’effettiva resistenza di un condensatore alla corrente alternata (la sua reattanza) è inversamente proporzionale alla sua frequenza, le correnti di microonde passano attraverso le membrane di cellule e tessuti più facilmente rispetto alle onde radio di frequenze minori, e dunque possono nuocere di più al contenuto delle cellule.
Laleva.org

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